Fotografata ieri mattina, una scritta su un muro (muro non casuale: si colloca infatti tra un centro culturale e la sede del Centro Fumetto, diventato metafora dello stato della cultura a Cremona, ormai città a fumetti...) che riassume perfettamente il senso di estraneità vissuto da chi vorrebbe ben altro del proliferare delle statue di Stradivari e dell'invasione delle botteghe liutarie nel centro storico, delle celebrazioni di Mina (residente in Svizzera da ormai mezzo secolo) e Tognazzi, del ritorno dei Simple Minds (zombie del pop contemporaneo) o dei triti festival giovanilisti (organizzati da cinquantenni) del politicamente corretto...
Cremona, via Gallarati