Dati ISTAT alla mano (https://www.istat.it/it/files/2017/12/Report_EditoriaLettura.pdf?title=Produzione+e+lettura+di+libri+-+27%2Fdic%2F2017+-+Report_Editoria%26Lettura.pdf), nel 2016 il 60% degli italiani con più di sei anni non ha letto un libro "per motivi non strettamente scolastici o professionali". Motivazione: mancanza di tempo.
Ridicolo, no?!
In realtà, a quanto sembra, gli italiani il tempo per guardare la TV, andare in vacanza, giocare a tennis, correre allo stadio, abbuffarsi, cazzeggiare negli ipermercati il tempo lo trovano. Semplicemente, di leggere non ne hanno voglia. Non lo considerano fondamentale per il proprio passatempo e la crescita personale.
Crescita personale? Cosa...?!
Certo. Perché leggere non solo migliora le proprie competenze linguistiche e dialettiche (proprietà lessicali, semantiche, capacità di articolare un discorso...) ma offre contenuti, conoscenze, spunti di riflessione e collegamenti. Quel che è fondamentale, consente di coltivare uno spazio mentale solo nostro, assoltamente privato, libero e virtualmente illimitato, favorendo il dialogo fra sé e l'autore, generando rifrangenze emotive e cognitive dentro se stessi, stimolando l'immaginario. Contro gli stereotipi della contemporaneità e la dittatura dei linguaggi visuali che confliggono quotidianamente con il pensiero divergente e il senso critico.
Un Paese che non legge è destinato non solo all'analfabetismo di ritorno (già evidente ed endemico) ma, quel che è peggio, a perdere l'opportunità di sviluppare un proprio immaginario che non sia quello della TV e dei social media e generare idealmente altri mondi possibili.
Le immagini sono opera del genio di ROLAND TOPOR.